DOLORE CRONICO
Malattia invalidante verso la quale vi è una crescente sensibilizzazione
Il dolore cronico come è stato recentemente ridefinito non costituisce “un sintomo” bensì “una malattia” e come tale va trattata.
Dal punto di vista politico-amministrativo l’attuazione del progetto “ospedale senza dolore” ha aperto la strada ad una progressiva sensibilizzazione nei confronti di questa severa e diffusa patologia.
Nel mondo scientifico questo concetto è stato inizialmente recepito solo per quanto riguarda il dolore cronico nei pazienti oncologici. Negli ultimi anni un lento ma graduale interesse si sta sviluppando anche nei confronti del dolore cronico che affligge i pazienti “non” oncologici.
Tra questi una quota significativa è rappresentata dai pazienti reumatici, per molti (ancora troppi!) dei quali il dolore cronico in tutte le sue tipologie (neuropatico, nocicettivo, misto) determina una pessima percezione della qualità di vita.
Lo sviluppo di nuovi farmaci e la progressiva liberalizzazione.nella prescrizione di analgesici oppioidi, unitamente alle sempre più approfondite conoscenze patogenetiche consentono di trattare con successo la quasi totalità dei pazienti affetti da dolore cronico.
Nel testo completo (in fase di elaborazione) vi saranno le informazioni utili a medici e pazienti per conoscere le terapie in grado di agire positivamente sulla malattia “dolore cronico”.